Coworking per parrucchieri? Sissignore, e a norma di legge.
La notizia arriva direttamente dal Comune di Milano, che ha di recente avviato la seconda fase di un progetto di sperimentazione che ha fino ad ora coinvolto 70 realtà professionali legate a benessere e bellezza.
L’obiettivo – raccontato sulle pagine del Corriere della Sera da Cristina Tajani, assessore alle Politiche del Lavoro e Attività Produttive – è duplice.
Da un lato, dare un servizio completo ai cittadini, che possono così godere di prestazioni diverse in un unico luogo, ottimizzando spostamenti e tempo.
Dall’altro, permettere ai piccoli artigiani di continuare ad essere competitivi in un contesto che si evolve velocemente e che predilige le grandi realtà commerciali.
La prima parte del provvedimento permette infatti la coabitazione di artigiani accomunati dalla stessa professione, mentre nella seconda fase il titolare dell’attività potrà dedicare una o più poltrone del suo negozio a professionisti che lavorano in un campo differente come ad esempio l’estetica: a legarli sarà un contratto tra le parti.
Tajani: Anche il settore artigiano può trarre grandi vantaggi dalla condivisione e dal coworking tra professionisti. Per questo abbiamo promosso un nuovo regolamento che consenta a professionisti affini, come parrucchieri ed estetisti, di condividere gli stessi spazi offrendo servizi integrati.
La notizia si inserisce peraltro in un contesto di iniziative più vasto che il Comune di Milano ha intrapreso già da tempo, valorizzando le forme del lavoro che cambia, come già raccontato dall’Assessore Tajani durante il CowoShare del 30 settembre 2017.
Già dal 2013 sono stati infatti istituiti a Milano i voucher per gli utilizzatori degli spazi di Coworking ed è stato creato un Elenco qualificato dei fornitori di servizi di Coworking che certifica l’offerta presente sul territorio.
E’ poi di questa estate l’approvazione di nuovi bandi a supporto di Coworking, FabLab e MakerSpace della città..
I vantaggi dello smart working infatti, valgono per tutti: ridurre i costi di gestione di un ufficio, che per i freelance possono essere importanti, grazie alla condivisione di uno spazio attrezzato; potersi confrontare e allargare il proprio network conoscendo professionisti di altri campi e magari, stringere nuove collaborazioni; permettere ai proprio dipendenti di sperimentare.
Le iniziative del Lavoro Agile agiscono infatti in questo senso, da diversi anni.
Per noi, che dal 2008 crediamo in un coworking che vada oltre le barriere dell’ufficio concepito in senso tradizionale, è un’ottima notizia!
Nel nostro piccolo, abbiamo deciso anche noi di rispondere ai bisogni di professionisti di diversi ambienti lavorativi con la creazione di piattaforme dedicate a diverse categorie professionali in modo che tutti possano trovare lo spazio adatto che siano aziende, professionisti del mondo digital o perchè no, coworker artigiani.