Una visita al coworking parigino LaCantine.

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Già l’indirizzo ha un fascino ineguagliabile: Rue Montmartre.

Poi quando ci arrivi ti conquista definitivamente. All’ingresso sei accolto da una zona bar con regolare bancone e barista, con una decina di tavolini stile bistro dove alcune persone siedono davanti al loro computer.

C’è poi una zona multifunzionale a pareti mobili (foto in mezzo), che può ospitare sia postazioni di lavoro che eventi, da cui si accede al livello superiore, dove si trova un’ampia sala riunioni chiusa da vetrate (foto sotto) e poi ancora sopra, dove vi sono ulteriori spazi disponibili.

Un luogo molto interessante, realizzato con un progetto di fondo importante, di cui fanno parte istituzioni locali come la Mairie de Paris e la Région Ile-de-France, associazioni imprenditoriali come SiliconSentier e il polo della competitività Cap Digital, oltre alla Fondation Internet Nouvelle Génération, e a una piccola azienda di telefonia di nome… Orange.

Questo aspetto di progettualità estesa, che coinvolge interlocutori privati, pubblici, di estrazioni diverse, uniti come se  mettessero in pratica anche loro il principio di “mash-up virtuoso” che contraddistingue gli spazi di coworking, mi ha  colpito positivamente.

Le mie timide aspirazioni di network – anche rispetto al coinvolgimento di enti e istituzioni – arrossiscono, di fronte a cotanta intraprendenza, e mi riprometto di imparare molto dagli amici francesi  (che, tra l’altro, nel corso del primo di attività hanno avuto un calendario di eventi impressionante, con ospiti del calibro del fondatore di Facebook Marc Zuckerberg e del sindaco di San Francisco Gavin Newsom)…

Anche per questo coltiverò contatti e scambi con il mio simpaticissimo ospite Nathaneal Sorin-Richez (foto in alto) che ci ha tenuto a diventare “testimonial” Cowo, indossando la nostra spilletta.

Merci, La Cantine!

NB – Questo post in realtà è un  messaggio in codice per la sig.ra Letizia Moratti, il sig. Filippo Luigi Penati, il sig. Roberto Formigoni, Il sig. Giovanni Terzi, Confindustria Milano, Camera di Commercio Milano, Nòva-Sole24Ore, Telecom Italia Mobile, Cisco…il cui significato è:

signori, abbiamo uno strumento facile, sostenibile e smart per incentivare start-up e giovane imprenditoria, non costa nulla perché fa leva su spazi esistenti (anzi fa guadagnare la gente in un momento in cui tutti sono preoccupati per l’economia), favorisce lo scambio delle idee e la contaminazione dei talenti, implementa situazioni ecosostenibili perché fa condividere le risorse, c’è già una piccola rete attiva ed entusiasta sul territorio… non è che vogliamo farci qualcosa di buono?

🙂