Girl Geek Dinner milanese, 20 febbraio 2009. Il primo evento del Cowo non poteva essere migliore.

ggd

E’ la prima volta che al cowo ospitiamo un evento.

La prima volta che alla porta non si presenterà uno-massimo-due coworker un po’ timidi, ma una piccola massa di persone. La prima volta che saremo in alcune decine, qui dentro. La prima volta che saremo qui di sera.

La settima Girl Geek Dinner milanese, il 20 febbraio prossimo, si svolgerà infatti qui al cowo di Via Ventura, e siamo già tutti un po’ emozionati.

Devo dire che la cosa mi fa davvero piacere, non solo perché mi permette di far vedere il cowo e parlare di coworking a molte persone attente all’innovazione, ma anche perché ho sempre desiderato partecipare a una GGD, e stavolta… è la GGD che viene da me!

La serata si preannuncia molto interessante, focalizzata com’è sul tema della reputazione online. Il titolo è:

Tu non sei tu. Sei quello che Google dice di te.

e sono previsti interventi di Miriam Bertoli (“la tua identità online”), Daniela Trifone (che parlerà di web analytics), Sara Borghi (intervento sulla Search Engine Optimization) e del team GGD Milano (“SEO tips per promuovere il proprio blog”). 

Che altro dire?

Beh, forse… che cos’è una Girl Geek Dinner!

“Le Girl Geek Dinners (o GGD) nascono da un’idea di Sarah Blow, una software engineer inglese che, stanca di ritrovarsi in nettissima minoranza alle conferenze tecniche e di essere scambiata per una persona del reparto marketing o qualsiasi altra cosa tranne che per un tecnico, decide di organizzare una cena per donne che lavorano nell’IT.

Era la Londra dell’agosto del 2005.

Da allora le GGD sono arrivate in mezzo mondo, e sono diventate famose negli ambienti tech come cene o incontri destinate a donne appassionate di tecnologia, Internet e nuovi media.

Sono delle opportunità speciali per incontrare e socializzare con donne interessanti durante una cena. Sono eventi unici e assolutamente divertenti, non hanno scopo di lucro e sono organizzati da volontarie.

Lo scopo di queste cene è far conoscere e unire le donne che lavorano in questo settore, quello dell’hi-tech, trasformandolo in una comunità, in cui chiaramente anche gli uomini sono benvenuti, purché siano invitati da una donna, e in numero limitato.”

Qui il blog delle Girls italiane, e qui una nutrita rassegna stampa sugli eventi passati.